Con l’arrivo della primavera, la natura ci offre un’ampia varietà di erbe spontanee commestibili, che hanno mille benefici per la nostra salute e perfette per arricchire i nostri piatti con sapori autentici.
La natura segue un ritmo perfetto, e se osserviamo con attenzione, ci accorgiamo che ogni stagione ci offre proprio ciò di cui il nostro corpo ha più bisogno in quel momento. Le erbe spontanee non fanno eccezione: crescono nei periodi dell’anno in cui i loro principi attivi sono più utili per la nostra salute:
✔ In primavera ci depuriamo
✔ In estate ci rinfreschiamo
✔ In autunno ci prepariamo
✔ In inverno ci proteggiamo
Questo equilibrio naturale ci insegna a vivere in armonia con le stagioni, ascoltando i ritmi della terra e nutrendoci con ciò che cresce spontaneamente nel periodo giusto. Mangiare erbe stagionali non solo fa bene alla salute, ma ci connette con la natura e con il suo ciclo perfetto.
La Primavera: il Risveglio e la Depurazione
Dopo l’inverno, in cui il nostro organismo tende ad accumulare tossine e a rallentare il metabolismo, la primavera arriva con erbe depurative, drenanti e ricche di vitamine.
Esempi di erbe primaverili e i loro benefici:
- Tarassaco → depura il fegato e stimola la digestione.
- Ortica → ricca di ferro e minerali, utile per contrastare la stanchezza primaverile. Le foglie sono ipoglicemizzanti. Raccoglila con guanti da giardinaggio e lavala con cura. Dopo averla sbollentata per 2-3 minuti, perde completamente il potere urticante.
- Borragine → aiuta il sistema respiratorio e ha proprietà antinfiammatorie.
- Aglio orsino → favorisce la circolazione sanguigna e rafforza il sistema immunitario.
- Bruscandoli (luppolo selvatico) → rilassanti e depurativi, perfetti dopo l’inverno.
Queste piante spontanee ci aiutano a eliminare le tossine accumulate e a riattivare il nostro organismo, preparandolo all’energia della bella stagione.
Scopriamo come utilizzarle in cucina.
Consiglio: raccogliete sempre le erbe spontanee in luoghi puliti e lontani da strade o coltivazioni trattate. Se non siete sicuri di riconoscerle, chiedete ad un esperto.
Tarassaco: Il Re della Primavera

Il tarassaco è una pianta dal sapore leggermente amaro, ricca di vitamine e con proprietà depurative. Come usarlo in cucina:
- Insalate: Le foglie giovani e tenere sono perfette per insalate fresche con olio, limone e semi.
- Frittate e torte salate: Saltato in padella e unito a uova o formaggi, dona un gusto deciso e caratteristico.
- Risotti: Aggiunto verso la fine della cottura, esalta il sapore di un buon risotto primaverile.
- Infusi e decotti: Ottimo per tisane depurative, soprattutto se combinato con altre erbe spontanee.
- I Boccioli: Un sostituto dei capperi, i boccioli non ancora aperti sono molto apprezzati in cucina per il loro sapore delicatamente amarognolo.
Borragine: Un tocco di colore e sapore

La borragine è riconoscibile per i suoi fiori blu stellati e le foglie leggermente pelose, dal sapore simile al cetriolo. Come usarla in cucina:
- Ripieni per pasta fresca: Le foglie lessate e tritate sono ideali per farcire ravioli o tortelli.
- Frittelle e pastelle: I fiori e le foglie possono essere fritti in pastella per un antipasto croccante e aromatico.
- Minestre e zuppe: Aggiunta alle vellutate, dona un sapore delicato e rinfrescante.
Aglio Orsino: Il Profumo del Bosco

L’aglio orsino ha un aroma simile all’aglio tradizionale ma più delicato, perfetto per dare un tocco primaverile ai piatti. Come usarlo in cucina:
- Pesto di aglio orsino: Tritato con olio, parmigiano e pinoli/anacardi/mandorle, crea un condimento saporito per pasta e bruschette.
- Frittate e omelette: Unito alle uova, sprigiona tutto il suo aroma.
- Burro aromatizzato: Mescolato con burro morbido, è perfetto per tartine o per insaporire carne e pesce.
Bruscandoli: I Germogli Selvatici
I bruscandoli (germogli di luppolo selvatico) sono teneri germogli dal gusto leggermente amarognolo, molto apprezzati nella cucina tradizionale. Come usarli in cucina:
- Risotto ai bruscandoli: Un classico della cucina veneta, in cui il sapore erbaceo dei germogli si sposa perfettamente con il riso.
- Frittate: Saltati in padella e mescolati alle uova, regalano un sapore raffinato e primaverile.
- Pasta e sughi: Aggiunti a sughi leggeri, si combinano bene con speck o pancetta per un primo piatto gustoso.
Alcune ricette:
Pesto di Aglio Orsino

Una delle preparazioni più classiche, perfetta per condire pasta, riso o crostini.
Ingredienti:
- 100 g di foglie di aglio orsino
- 50 g di mandorle o pinoli o anacardi
- 50 g di parmigiano grattugiato
- 100 ml di olio extravergine di oliva
- Sale q.b.
Preparazione:
Lavare bene le foglie e asciugarle.
Frullarle con mandorle, parmigiano e un pizzico di sale.
Aggiungere l’olio a filo fino a ottenere un pesto cremoso.
Conservare in un vasetto coperto d’olio in frigo.
Si può sostituire il parmigiano con pecorino o usare le noci al posto delle mandorle.
Ravioli di Borragine e Ricotta
Un classico della cucina ligure, i ravioli con borragine hanno un ripieno delicato e gustoso.
Ingredienti per la pasta:
- 140 g farina bianca
- 60 g farina di grano duro
- 2uova
- olio d’oliva, sale
Per il ripieno e il condimento:
- 700 g borragine
- 250 g ricotta
- 120 g pecorino fresco
- 60 g prosciutto crudo
- 20 g pinoli
- basilico, prezzemolo, scalogno
- noce moscata
- parmigiano grattugiato
- olio d’oliva
- sale, pepe
Preparazione:
Impastate le due farine con le uova, un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale; lasciate riposare l’impasto per circa 30 minuti.
Nel frattempo, dedicatevi al ripieno: pulite la borragine, lavatela accuratamente più volte, quindi fatela appassire coperta in un filo d’olio caldo insieme a uno scalogno tritato, prezzemolo, basilico e un pizzico di sale. Dopo circa 15 minuti, scolatela e strizzatela con cura, raccogliendo anche il liquido che fuoriesce, da unire al fondo di cottura (da tenere da parte).
Tritate finemente la borragine, mettetela in una ciotola e amalgamatela con la ricotta, il pecorino e il prosciutto crudo (gli ultimi due precedentemente passati al mixer), fino ad ottenere un composto uniforme. Aggiustate di sale, pepe e noce moscata grattugiata.
Stendete la pasta in una sfoglia sottile, tagliatela in quadratini di 5 cm per lato, farcite ciascuno con un po’ di ripieno e richiudeteli formando dei triangoli.
Cuocete i triangoli (ravioli) in acqua bollente salata; nel frattempo fate ridurre di circa un terzo il fondo della borragine, aggiungetevi i pinoli, sei cucchiai di parmigiano e frullate tutto fino a ottenere una crema con cui condire i ravioli una volta scolati.
Ripeto il consiglio iniziale: raccogliete sempre le erbe spontanee in luoghi puliti e lontani da strade o coltivazioni trattate. Se non sei sicuro di riconoscerle, chiedete ad un esperto!